trans
Ho ricominciato ad andare in palestra
di LaTuaLei
26.03.2024 |
519 |
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"Oramai incontro più o meno sempre le stesse persone..."
Ho iniziato a rifrequentare una palestra. Bella con tante attività da fare. Io mi dedico un po alla sala pesi e al nuoto libero.Preferisco un orario comodo. Intorno all’ora di pranzo. C’è poco affollamento in sala pesi in piscina e negli spogliatoi.
Sono svariate settimane che frequento. Oramai incontro più o meno sempre le stesse persone.
Ho notato che, negli spogliatoi, mi ritrovo spesso a guardare gli attributi dei maschietti. Li osservo con la coda nell’occhio. Senza farmene accorgere. E fantastico su come sarei in grado di far tirare su quelle mollezze che giustamente in quel contesto sono in stato di riposo. In quell’orario ci sono svariate persone decisamente più grandi di me. Alcuni uomini di mezza età come me. Alcuni ragazzetti. Questi ultimi non sono molto di mio interesse. Mi soffermo sui primi due tipi di maschietti. Gli anzianotti e i coetanei. Li guardo con occhi diversi. Sugli anziani mi immagino il lavoro di bocca che potrei fare per tirarglielo su dritto. I coetanei, li guardo nell’insieme.
In questi ultimi tempi la mia attenzione si sofferma su due coetanei. Fisico allenato. Addome tenuto. Petto sodo. Braccia muscolose. Uno lo incrocio quando vado via. Lui arriva. Un altro molto spesso va in doccia quando io ritorno dalla piscina. Con quest’ultimo c’era il classico ciao e null’altro. Poi volta dopo volta ci si scambiava qualche generica frase del tipo oggi fa caldo. Oggi tempaccio….etc,
Quando usciva dalla doccia, io ero in procinto di entrarvi. Alcune volte mi soffermavo cercando cose nella borsa mentre lo guardavo asciugarsi. La ricerca del suo cazzo scappellato a pendoloni mi eccitava non poco e mi suscitava voglia. Questione di attimi. Momenti. Poi prendevo asciugamano e bagnoschiuma e andavo in doccia.
Nel tornare dalla doccia lo trovavo con delusione sempre vestito in procinto di uscire. Poi ciao ciao. E così per svariate volte.
Capitò, dopo empo, che ci incrociassimo in doccia. Lui era li già da un po.
Ciao, gli dico. Ciao mi risponde. Ed inizio a farmi la doccia. I miei occhi, anche se non volevo, cadevano sempre li. Lui si insaponava, se lo insaponava. Si sciacquava, lo sciacquava. Guardavo ma senza insistenza. Non sai mai chi hai li. E se un atteggiamento troppo insistente può dare fastidio. Sono sempre molto educato e timoroso. Timido.
Esco prima io dalla doccia. Abbiamo le borse ad un 5 metri di distanza. Io come al mio solito dopo la piscina e la doccia ed essermi asciugato mi incremo le gambe. Adoro questo momento. Sentir scorrere le mani sulle cosce lisce. In piedi metto la gamba che incremo sulla panca. Parto dalla caviglia a salire fino al gluteo. Utilizzo una crema corpo femminile dal dolce profumo.
Mentre faccio questa operazione lui è li che si asciuga. Io cerco di essere molto femminile mentre faccio assorbire la considerevole crema che mi spalmo addosso. Ogni tanto lo guardo. Soprattutto li. Sempre con la coda dell’occhio.
Mi dice piacevole la doccia vero? Ha un bel getto forte! Gli rispondo di si che ci starei le ore sotto. Mentre gli rispondo mi giro a guardarlo in faccia poi però l’occhio mi cade sul coso. Mi giro turbato, mentre sento la mia faccia che mi va a fuoco rossa dall’imbarazzo. Continuo a mettere la crema sull’altra gamba cercando di resistere alla tentazione di girarmi a guardarlo. Ho l’impressione di avere il suo sguardo addosso mentre mi spalmo la crema.
Resisto a non girarmi. Ho il battito accelerato. Un groppo in gola dall’eccitazione.
Sento la sua presenza. Forse il suo sguardo sulle mie mani che si accarezzano le cosce i glutei. Non resisto e mi giro un attimo. I nostri sguardi si incrociano. Lui sorride. Ritorno a guardare avanti a me. Dentro di me sento che ha capito.
In quel momento avrei tanto voluto avere al posto degli slip da indossare, i miei amati perizoma. Per fargli capire esplicitamente……
Infilo una gamba nell slip, poi l’altra. E’ normale guardarsi intorno. Ma ricapito a girarmi verso di lui. Anche lui si stà infilando gli slip e si stà aggiustando insistentemente il pacco. Mi dice quasi con un filo di voce…..”ma tu?” mentre si stringe in maniera insistente il pacco degli slip. Una vampata di fuoco mi avvolge la testa. Ho la gola bloccata non riesco a rispondere. Con grande timidezza e imbarazzo, il viso rosso fuoco, gli faccio un rapido cenno di assenzo con la testa. Mi giro subito verso la borsa fissandola per svariati attimi senza dire e fare nulla. Completamente imbambolato.
In slip e ciabatte prende la borsa, i panni appesi e si avvicina sulla panca mettendosi di fianco a me.
Tiene la mano sul pacco mentre è girato a portata di mano verso di me. Un signore di una certa età ha finito di vestirsi e saluta tutti con un ciao mentre esce dagli spogliatori che in questo momento sono vuoti.
Mi giro a guardarlo. Il pacco sembra più gonfio. Rivolto verso la borsa allungo la mano verso di lui. E’ duro sotto gli slip. Gleli tiro giu, Il coso rimbalza e irto come un cannone sembra volermi dire “dai lavorami”. Ho la mente annebbiata. Il respiro corto dall’eccitazione. Glielo sego una decina di volte ma ho voglia di prenderlo in bocca. Mi siedo sulla panca e inizio con una grande avidità a spompinarglielo. La sua cappella ha il sapore del bagnoschiuma. Mi prende la testa con le due mani e inizia a scoparmi la bocca. Siamo interrotti, due ragazzetti aprono la porta degli spogliatoi. Hanno zaino di scuola e borsa della palestra. La porta è distante non si accorgono del movimento dicono ciao. Noi rispondiamo mentre facciamo di continuare a vestirci per andare via dopo la doccia. Mi guarda. Ora è lui rosso in viso. Mi dice mica mi lasci così? Guardandosi l’eccitazione che gli slip non riescono a contenere. Riandiamo nelle docce mi propone. Ora arrivano per andare in sala pesi, dice. Le docce sono infondo agli spogliatoi. Non aspetta la mia risposta. Si toglie gli slip. Prende asciugamano e bagnoschiuma e dice andiamo mentre si avvia. Certo che lo seguirò. Apre la doccia. Lo trovo mentre se lo mena vigorosamente. Preoccupato mi giro verso l’entrata delle docce. Dice tranquillo. Mi avvicino. Continuo io a segarglielo. Prova ad allungare la mano verso il mio affarino più simile ad un clitoride sviluppato che a un pisello. Gli dico di no. Che questa cosa la faccio solo da passivo. Ma fai solo soft . o ti fai scopare anche? mi chiede. Faccio anche da dietro gli rispondo ma senza botte forti. Con dolcezza. Non gli mollo il coso. Siamo alle due docce in prossimità dell’entrata delle vano docce. Viene sotto la mia doccia. Io rivolto verso l’uscita con il suo in mano. Lui mi tocca i fianchi le cosce il culo. Sei liscio mi dice. Gli rispondo che mi piace mettermi cose da femmina. E’ in aderenza alla mia schiena. Lo conduco piano dentro di me. La cappella entra con attrito. E’ dentro. Fai fare a me gli dico. Lo faccio entrare tutto. Il suo ventre è sulla mia schiena. Mi muovo. Mi dice che culo che hai. Non venirmi dentro però gli dico. Ok mi tolgo prima di schizzare risponde. Quando tutto scorre. Inizia a scoparmi con ritmo e decisione. Il suo ventre sbatte sul mio culo e con l’acqua che ci scorre addosso fa un suono diverso dal solito. Sbrigati gli dico che se entra qualcun altro negli spogliatoi dobbiamo smettere. Accelera il clap clap si fa più veloce e secco. Geme, si toglie. Sento il suo seme caldo sulla schiena ad ogni pulsazione un nuovo getto caldo………
Ora con Maurizio (nome non vero), ci frequentiamo con regolarità. Qualche giorno dopo ci siamo visti in macchina. Gli avevo anticipato che ero al femminile. E’ rimasto piacevolmente sorpreso. Ora mi vuole sempre da femmina.
In palestra non lo facciamo più. E’ capitato, come spesso accade di incrociarci negli spogliatoi. Ma a parte qualche rapida toccata furtiva preferiamo farlo con tranquillità in altri posti.
In palestra, sarà una mia impressione, ma credo di essere guardato da qualche maschio di mezza età in maniera differente rispetto a prima. Non so se Maurizio ha detto nulla. Magari per vantarsi. Lui dice di no. Ma non ne sono certo. Alcune volte ho come la sensazione che mi guardino il culo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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